Cassa Integrazione – Come fare per avere gli anticipi dalle banche
L’accordo tra ABI e INPS
Il Decreto Cura Italia ha previsto un finanziamento di circa 10 miliardi di euro per la cassa integrazione alle aziende che, a partire dal 23 febbraio 2020, hanno sospeso o ridotto l’attività lavorativa a causa del Coronavirus.
Visti i ritardi nei pagamenti, ABI e INPS hanno firmato un accordo che consiste nell’anticipo degli importi da parte delle banche ai beneficiari della cassa integrazione.
L’ultima circolare diffusa dall’ABI spiega “L’INPS procederà al saldo degli anticipi effettuati a favore dei lavoratori con cadenza mensile posticipata rispetto al mese di competenza”.
L’anticipo
Questo anticipo, in poche parole, non è altro che un prestito a tasso zero, aperto sul conto sul quale viene generalmente accreditato lo stipendio. Questo prestito viene estinto nel momento in cui l’INPS versa alla banca l’indennità prevista.
L’anticipo è disponibile per un massimo di 1.400€, sulla base di una sospensione lavorativa pari a 9 settimane. Cambia invece la somma in caso di riduzione oraria.
La procedura per fare richiesta
Per prima cosa, è importante assicurarsi che la propria banca – dove si trova il conto corrente sulla quale arriva l’accredito dello stipendio – aderisca alla convenzione ABI. La stessa Associazione Bancaria Italiana ha recentemente fatto sapere che ben il 98% degli Istituti ha aderito.
Dopo aver verificato l’adesione della propria banca, bisogna fare richiesta al datore di lavoro sul tipo di trattamento di integrazione salriale richiesta dall’INPS.
Successivamente, bisognerà inviare una mail alla propria banca specificando nome e cognome del richiedente e numero del conto corrente, con allegato il modello di richiesta sul tipo di cassa integrazione ottenuta dall’azienda.
Se l’esito da parte della banca fosse positivo, il beneficiario riceverà la documentazione contrattuale da rimandare firmata e scansionata.
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