Capuano, “Sono molto contento per Massimo Giove perché comunque è lui che mi ha scelto, ed è colui che ha deciso”

Eziolino Capuano nella conferenza stampa post Taranto – Picerno si è espresso sulla gara e ringrazia una persona in particolare spesso contestata  a Taranto:

partita:

Noi non parliamo mai degli assenti. Rispetto all’ultima partita, avevamo 5 titolari fuori, quindi ho cambiato anche il sistema di gioco inizialmente. Io non cerco mai alibi prima di una partita ma oggi ha giocato gente che ha giocato pochissimo. Ho avuto grandissimo coraggio e chi è entrato è entrato bene. Noi abbiamo avuto un grandissimo approccio alla gara. In parità numerica c’era solo una squadra in campo ed era il Taranto. Inverosimilmente, come accade spessissimo, nel momento in cui abbiamo usufruito della superiorità numerica, era come se avessimo già passato il turno. Ci siamo appagati e mentre prima palleggiavano portavamo palla da destra e sinistra, andavamo con una facilità disarmante, dopo abbiamo cercato questa palla profonda. Logicamente, io ho aspettato. Mi sono arrabbiato con i ragazzi nello spogliatoio e ho dovuto dare un segnale alla squadra. Sullo 0 a 0 ho messo un attaccante in più. Quello è un segnale forte che ho dato alla squadra a prescindere dalle argomentazioni tattiche. L’ho fatto per tener loro più bassi, per chiuderli con i 2 trequarti dietro, anche se c’era qualche ragazzo che non era al 100%. Non stavano bene fisicamente. Chi è andato in campo, tipo Matera, Ladinetti, che avevano giocato poco, hanno fatto un’ottima partita. Abbiamo affrontato una squadra forte. Questa è una squadra importante che, se la fai giocare, ti mette in difficoltà. Noi li abbiamo accorciati bene, non li abbiamo concesso di palleggiare. Volevamo questa palla lunga. La partita l’abbiamo preparata benissimo. Mi sembra che il Picerno non abbia mai tirato in porta. Abbiamo sempre fatto gara. Potevamo fare gol fino al novantacinquesimo con Ferrara, non rischiando mai, dimostrando grande maturità. Abbiamo giocato una grandissima partita. Adesso abbiamo pochissime ore e siamo costretti ad andare a fare un’altra battaglia

Giove:

Questa è una piazza che merita la Serie A perché c’è la fame di calcio. Era andato nel dimenticatoio ed è normale che quando riaccendi tutto questo, la gente ti spinge. Sono molto contento per Massimo Giove perché comunque è lui che mi ha scelto, ed è colui che ha deciso

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