Cairo: “A che serve il VAR?

Il presidente del Torino Urbano Cairo amareggiato e su tutte le furie dopo il gol annullato a Berenguer nel corso di Udinese-Torino terminata 1-1, così come riportato da La Gazzetta dello Sport: “Fin dall’inizio sono sempre stato a favore della VAR. L’ho sostenuta, l’ho difesa, ho accettato gli errori iniziali. Ma ora comincio ad avere dei dubbi. Se questo deve essere il modo in cui viene usata, tanto valeva non averla“.

E poi, giù a muso duro contro l’arbitro Valeri: “Quando hai un arbitro importante e internazionale come Valeri non puoi accettare che commetta un errore da dilettante. Fischiare un fuorigioco, peraltro inesistente, segnalato dal guardalinee senza aspettare la fine dell’azione è un errore grave che non può essere giustificato, perché impedisce il successivo utilizzo del VAR. Il gol di Berenguer era regolarissimo anche a occhio nudo. Un errore simile poteva succedere alla prima giornata dello scorso campionato non dopo 42 partite di uso del VAR e mille riunioni e spiegazioni sulle procedure”.

E infine: “Io la allargherei a tutti gli episodi dubbi. Arrivo a dire che potrebbe essere concessa anche una chiamata a discrezione dei tecnici delle due squadre in casi che ritengono dubbi. Io pensavo che l’introduzione del VAR avrebbe reso il campionato più equilibrato e avrebbe garantito maggiormente quelle squadre piccole o medie spesso penalizzate in passato contro le grandi per quella che è stata definita dai media sudditanza psicologica

Del resto, come dargli torto? Sono stati tanti gli errori commessi, soprattutto in Inter-Parma e Udinese-Torino, gare nelle quali il VAR è stato assente o ritenuto superfluo, in netta controtendenza rispetto allo scorso anno.

L’errore più incredibile di Manganiello in Inter-Parma, per esempio, accade allorquando i Nerazzurri sono pronti a battere un corner velocemente con Perisic e Sepe, portiere del Parma, per permettere ai compagni di posizionarsi, butta in campo un altro pallone. Un fatto che comporterebbe l’ammonizione automatica e se il pallone fosse stato in gioco addirittura il rigore.

 

Autore

  • Antonio Ioppolo

    Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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