Brighton, De Zerbi:”Perso contro un amico e una squadra più forte di noi”

Brighton, De Zerbi:”Perso contro un amico e una squadra più forte di noi”

Tutte le dichiarazioni del tecnico biancoblu, Roberto De Zerbi, in occasione di Roma-Brighton, match valido per l’andata degli ottavi di finale di Europa League.

Cosa vi siete detti prima e dopo con De Rossi?
Adesso gli ho detto che l’unica cosa positiva della giornata è aver perso con un amico, pensa se perdevo con uno che mi era antipatico (ride, ndr)…
Abbiamo perso contro una squadra più forte di noi. Voi parlate di numeri, occasioni e sistema. C’è una cosa che voi non sapete, l’abitudine a giocare questo tipo di partite. Io sono italiano, vedo le partite, i giocatori della Roma li ho trovati negli anni che sono stato in Italia ed erano già forti calcisticamente, ora sono forti mentalmente. Oggi non voglio parlare di occasioni, ciò che ha spostato è la non abitudine di una squadra piccola che ha raggiunto un traguardo storico e con tanti problemi sta cercando di rimanere aggrappata con le unghie. Oggi è il giorno in cui voglio più bene ai miei giocatori. Magari avremmo perso uguale, però sarebbe stato diverso avere i miei giocatori al massimo della condizione. Questa giornata insegna a tutti, compreso il presidente. Anche lui migliorerà e capirà come gestire meglio i mesi che vanno da gennaio a febbraio, servirà ai calciatori perché oggi da qui tutti escono con grandi rimpianti, e quando hai rimpianto poi migliori, perché la volta successiva sai già cosa ti aspetta. Abbiamo perso con una squadra forte di testa e forte in campo.

Lei ha parlato di inesperienza, ma tatticamente quale è stato il problema, non riuscire a passare i 5 della Roma?

Abbiamo vinto 3-0 con l’Arsenal in casa loro l’anno scorso, con il Liverpool, con il ManUnited, e non solo. Il problema non è tattico. Siamo una squadra che a Marsiglia da 2-0 siamo andati 2-2, ad Atene con l’AEK abbiamo vinto, ma ho detto che non meritavamo di vincere. Fatichiamo a questo livello, perché non è questo il nostro livello. Nel riscaldamento avevo già capito tutto, ho parlato 5 minuti di questo aspetto qua prima della partita. Non cado dalle nuvole.

Quando si difende uomo a uomo, l’ha detto anche De Rossi, diventa importante il lavoro con il portiere. Questa inesperienza ha pesato anche su Steele?

Sì. Su lui, su tutti i miei big. Perché Steele non è abituato a giocare queste partite, come Dunk, la situazione del secondo gol di Lukaku, ho visto Dunk fare queste chiusure su attaccanti di Premier, come Haaland. Oggi era in vantaggio, il peso della partita ha pesato su Dunk, Gilmour, su parecchi dei nostri.

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