Brescia News, Cellino: “Non mi interessa nulla se vado in B”
Brescia, parla il presidente Cellino
Parla il presidente del Brescia Cellino. Ecco le parole, rilasciate a Radio 24:
“La FIFA dice finiamola qui, il CONI dice finiamola qui, la FIGC invece mi ricorda il nostro governo, crea un sacco di commissioni ma è solo politica e burocrazia. È una tragedia su cui stiamo scherzando tutti ancora, io vivo a Brescia e vi auguro di non vivere mai il Covid-19, nel resto d’Italia non se ne rendono conto. Di andare in Serie B non me ne frega nulla, ci vado domani mattina.Â
Le società di calcio sono società per azioni come altre, quando hai il 90% delle società che hanno bilanci negativi, le cui perdite vengono colmate con le plusvalenze, le cessioni dei calciatori, già è chiaro cos’è il calcio. In questo momento non si gioca, ma tutti abbiamo interesse che si riprenda a giocare. Come ha detto Ranieri, i giocatori di Serie A sono come macchine di Formula 1 e stare fermi due mesi è una cosa mai accaduta prima. Se il Brescia deve retrocedere per salvare il calcio io firmo subito e non faccio causa a nessuno, ma non permetto che si facciano insinuazioni del genere”.
Decurtazione degli stipendi e conclusione della stagione sono cose irrealizzabili?
“Sarebbe una truffa, togliere due mesi di stipendi e costringere i ragazzi a giocare 25 partite in due mesi. Il 90% dei calciatori sono persone perbene, glielo garantisco. Bisogna dar loro certezze, se finiamo il campionato gli spetta il 100% dello stipendio, se non finiamo lo stipendio gli sarà decurtato perché non si è giocato per cause forza maggiore, vi assicuro saranno i primi a mettersi le mani in tasca. Ma dobbiamo garantirgli che saranno calciatori anche l’anno prossimo, non cambiare versione ogni giorno”.