Bonus vacanza – Arrivano le strutture aderenti, ecco la situazione
In vista della stagione estiva, seppure condizionata dalle chiusure e limitazioni per il Covid-19, anche quest’anno è possibile sfruttare ancora il Bonus vacanze. Il contributo ideato nel 2020 in piena emergenza sanitaria come incentivo al turismo, potrà infatti essere infatti utilizzato fino alla fine del 2021.
Anche se la misura non è stata riproposta anche per l’anno corrente, il Parlamento ha posticipato nel decreto “Milleproroghe” (Dl n.183/2020, convertito con la legge n.21/2021) la scadenza per riscattare l’agevolazione, rinviata in un primo momento a giugno, fino al 31 dicembre. Ciò significa che ad oggi non è stato previsto un provvedimento che preveda la possibilità di fare richiesta nuovamente del Bonus vacanze, ma coloro che hanno inoltrato la domanda dal 1° luglio al 31 dicembre del 2020 potranno usufruirne.
L’agevolazione consiste uno sconto fino a massimo 500 euro, sotto forma di credito d’imposta, riconosciuto alle famiglie con Isee inferiore ai 40mila euro che vogliono soggiornare in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast sul territorio italiano.
L’ammontare del contributo è corrisposto in base al numero di componenti del nucleo familiare:
500 euro per nucleo composto da tre o più persone
300 euro da due persone
150 euro da una persona
L’importo del bonus sarà riconosciuto attraverso un codice identificativo associato a un QR code da presentare, insieme al codice fiscale, alla struttura ricettiva nella quale si è scelto di soggiornare.
Sarà poi l’albergatore a ricevere automaticamente il rimborso come credito d’imposta, esclusivamente in compensazione mediante modello F24, con facoltà di successive cessioni a terzi, anche diversi dai propri fornitori di beni e servizi, oppure a istituti di credito o intermediari finanziari.
La persona che ha utilizzato il bonus e alla quale è intestata la fattura oppure il documento commerciale o ancora lo scontrino emesso dal fornitore può poi godere della detrazione del 20%, indicando l’importo nella dichiarazione dei redditi. L’eventuale parte della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda non può essere riportata a credito per gli anni d’imposta successivi, né richiesta a rimborso.
Ci sono però altre condizioni da rispettare per potere beneficiare del Bonus vacanze: innanzitutto può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto e in un’unica soluzione può essere speso immediatamente come sconto soltanto per l’80% dell’importo, mentre, come detto, l’altro 20% sarà scaricato successivamente come detrazione.
Ma soprattutto prima di prenotare si deve verificare che l’operatore turistico presso il quale si intende soggiornare abbia aderito all’iniziativa. Per questo alcuni siti danno la possibilità di controllare se la struttura ricettiva accetti il bonus vacanze, a partire dal portare messo a disposizione dall’associazione di categoria Federalberghi bonusvacanze.italyhotels.it.
Non soltanto hotel, la disponibilità a ricevere l’agevolazione viene indicata anche dal sito di bed-and-breakfast.it o per gli amanti dell’agriturismo una lista è presente su campagnamica.it.