Bonus Casa – Ecco cosa è meglio tra detrazione e cessione del credito
l Superbonus al 110% si recupera in 5 anni ed importante capire come trarne maggiore vantaggio. Per esempio, chi decide di usare direttamente la detrazione sfrutta il valore nominale complessivo, ma temporalmente ci mette di più a recuperare tutto. Chi invece decide di vendere il credito d’imposta, punta a monetizzare subito, ma può perdere qualcosa del valore complessivo. C’è poi anche chi non ha alcun margine di scelta. Ad esempio tutti coloro che non hanno un Irpef abbastanza capiente da rientrare negli standard saranno costretti a optare per la cessione. Per esempio, se tra agosto e settembre sono stati spesi 56mila euro per ristrutturare un grande appartamento, si ha diritto al 50% di detrazione e quindi a 28mila euro, da dividere in dieci rate da 2.800 euro l’una a partire dal modello Redditi o 730 del 2021. Con l’inflazione all’1% annuale, alla fine del 2030, i 28.000 euro recuperati dal contribuente diventano 26.505 in termini reali; con un’inflazione al 2% scenderebbero a 25.097 euro. Scegliendo di cedere adesso il credito d’imposta a una banca, a un’assicurazione o alle Poste, si potrebbero ottenere circa 22.400 euro che corrisponde all’80% del valore nominale. Esistono, però, altri oneri da prendere in considerazione come in caso della cessione del credito: gli intermediari finanziari chiedono l’apertura di un conto corrente. Una volta che il conto sarà aperto, gli operatori finanziari ne approfitteranno per proporre polizze assicurative o altri prodotti finanziari. Un variabile da prendere in considerazione è quella del prestito ponte: una soluzione utile per chi non può o non intende pagare interamente i lavori di tasca propria. In questo caso si può valutare la possibilità di farsi anticipare dalla banca il corrispettivo per la cessione del credito d’imposta. Se la richiesta ha buon esito, bisogna tener conto un costo del finanziamento per famiglie e condomini nell’ordine del 2,5-3% (Taeg) su base annua. Il finanziamento, per esempio, è una possibilità che può diventare interessante per chi ha acquistato una casa da ristrutturare e ha già speso molto per il mutuo e lavori correlati. In questo caso, la cessione può essere coperta dal prestito ponte e può così alleviare la tensione su un progetto di investimento o sulle finanze familiari o della coppia. Non bisogna dimenticare di considerare anche che l’aspettativa di vita da qui a 10 anni può variare sotto molti aspetti, per esempio: se la casa viene venduta, la detrazione passa all’acquirente, ma le parti possono concordare che resti all’ex proprietario. Se il beneficiario muore, la detrazione viene ereditata solo se gli eredi non danno in affitto l’immobile, mantenendone la “detenzione materiale e diretta”. Se invece il beneficiario diventa incapiente o cambia regime passando al forfettario, per esempio, la norma consente di cedere il credito d’imposta, per le spese sostenute nel 2020 e 2021, anche in annualità successive.