Bonus Carta Acquisti, Bonus psicologo, Bonus asilo e Bonus mamme: i cittadini che possono farne richiesta

Bonus Carta Acquisti, Bonus psicologo, Bonus asilo e Bonus mamme: i cittadini che possono farne richiesta

Questo quanto riporta il sito repubblica.it:

Bonus che arrivano, bonus che scompaiono. Il 2024 appena iniziato ha portato ad alcuni cittadini delle buone notizie e, ad altri, delle novità assai meno gradite. Per le associazioni di consumatori è arrivato il tempo di fare due conti. Secondo Assoutenti, bonus e incentivi non edilizi in vigore nel 2024 valgono 2,13 miliardi in totale.

Bonus mamme lavoratrici: si tratta di una decontribuzione per circa 800mila lavoratrici madri che comporterà un vantaggio retributivo fino a 1.700 euro netti l’anno. Costo previsto: 570 milioni di euro.Carta spesa “Dedicata a te”: è un contributo una tantum destinato ai cittadini con Isee al di sotto dei 15mila euro, ricorda Assoutenti, da utilizzare per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità. I fondi stanziati ammontano a 600 milioni di euro.

Carta acquisti: questa invece prevede 80 euro a bimestre, ma per una platea più ristretta e consente di utilizzare il denaro non solo per gli alimenti, ma anche per bollette e spese sanitarie. La possono ottenere gli over 65 con Isee inferiore agli 8.052 euro, gli over 70 con Isee sotto i 10.737 euro oppure le famiglie con un bambino di età inferiore ai 3 anni e con Isee inferiore agli 8.052 euro. Secondo Michele Carrus, presidente di Federconsumatori, “con questi requisiti sono pochissimi i cittadini che la otterranno”.

Bonus trasporti: come misura a se stante non esiste più: il contributo da 60 euro per acquistare abbonamenti ai mezzi pubblici e per il trasporto ferroviario è stato assorbito nella carta Dedicata a te. “Spetta a cittadini con reddito fino a 15mila euro e non più fino a 30mila euro. Molti studenti e pendolari, quindi, non potranno più usufruirne” dice Carrus.

Bonus asili nido: prevede fino a un massimo di 3.600 euro per i nuclei familiari con un minore under 10 e un Isee fino a 40mila euro, per gli asili nido, pubblici e privati, e per forme di supporto domiciliare per bambini con meno di 3 anni di età affetti da gravi patologie croniche. I fondi stanziati, ricorda Assoutenti, sono 240 milioni di euro.

Bonus psicologo: anche questo bonus, nato dopo la pandemia per alleviare le conseguenze psicologiche dei lockdown e delle restrizioni, viene depotenziato. Il limite è di 50 euro di contributo per ogni seduta e un tetto massimo di 1500 euro “ma questa somma vale per chi ha un Isee inferiore ai 15mila euro – nota il presidente di Federconsumatori – e va a scalare: ad esempio si ferma a 500 euro per redditi tra i 30 e i 50mila euro. Volendo fare una somma, con i pochi fondi stanziati si potranno sostenere 3000 cittadini, ben lontani dalle 40mila domande dello scorso anno”.

Carta cultura e la carta del merito: entrambe prevedono l’erogazione di 500 euro e sono cumulabili: la prima è legata al reddito (Isee massimo di 35 mila euro), la seconda il raggiungimento del voto massimo di 100 all’esame di maturità. I fondi stanziati ammontano a 190 milioni di euro,

Bonus mutui under 36: c’è una garanzia pubblica fino all’80% per gli under 36 con Isee entro i 40mila euro che chiedano un finanziamento per prima casa. I fondi stanziati sono 282 milioni di euro.

Bonus colonnine: chi voglia realizzare delle colonnine di ricarica per mezzi elettrici può ottenere un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture. Il limite è di 1500 euro per i privati e di 8000 euro per i condomini. I fondi sono piuttosto limitati: 40 milioni di euro.

Bollette: un tema scottante. Da una parte l’emergenza energetica, che aveva portato a rialzi spaventosi delle fatture di luce e gas, può dirsi conclusa. Ma dall’altra parte la fine del mercato tutelato del gas (da gennaio) e della luce (da luglio) espone diversi consumatori a possibili stangate. Cosa prevede lo Stato? Un contributo straordinario sulle bollette elettriche per i primi tre mesi dell’anno, ma solo per i titolari del bonus sociale e differenziato in base al numero dei componenti del nucleo familiare. I fondi stanziati: 200 milioni di euro.

Ma allo stesso tempo sono i bonus sociali di luce e gas a essere stati ridimensionati. In fase di emergenza questi erano stati estesi a tutti i redditi fino a 15mila euro (30mila per le famiglie numerose) “mentre dal primo gennaio li possono ottenere solo i nuclei sotto i 9500 euro di reddito. Il risultato è che la platea dei beneficiari si è dimezzata” critica Carrus. Oltretutto da quest’anno non c’è più l’Iva agevolata al 5% per il gas, che torna al 10% per i primi 480 metri cubi consumati e al 22% per i successivi. Bisogna ricordare che una famiglia media ne consuma 1400 all’anno e un’analisi di Segugio.it ha stimato un aumento del 13% della bolletta annua imputabile al solo aumento dell’Iva.

Bonus non rinnovati. Iniziamo la carrellata dal trimestre anti-inflazione: non un bonus propriamente detto, ma comunque un provvedimento pensato per alleviare le spese mensili dei consumatori. Dal primo gennaio non ci sono più i prezzi bloccati o scontati nella grande distribuzione, o almeno non nell’ambito di questa iniziativa, accolta secondo Assoutenti “in modo tiepido da industria e produttori, che non hanno formalmente aderito all’accordo, impedendone così una piena realizzazione”.

Stop anche al bonus occhiali, che risultava in un buono da 50 euro per cittadini con Isee inferiore ai 10mila euro, e al bonus acqua potabile, un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica alimentare. Eliminato anche il bonus decoder tv, dedicato agli over 70.

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