Bonus 600 e 1000 euro, domanda respinta? Ecco cosa fare
Sono tanti gli utenti che in questi giorni si sono chiesti come mai non abbiano ricevuto né il bonus da 1000 euro né il bonus 600 euro. Per il primo, in realtà , è possibile fare domanda da poco tempo, mentre il secondo è stato riservato per marzo e aprile a Partite IVA, co.co.co, lavoratori stagionali dipendenti del settore turistico e degli stabilimenti termali e a cui a maggio sarebbe riconosciuto un bonus da 1000 euro secondo alcuni requisiti.
Chi aveva ricevuto il sussidio di 600 euro a marzo e aprile, dovrebbe aver ricevuto in maniera automatica quello da 1000 euro per maggio (fatta eccezione per lavoratori professionisti con partita IVA). Il 1 giugno INPS ha pubblicato il messaggio n.2263 con cui spiegava proprio cosa fare se ancora non era stato corrisposto il bonus 600 euro di marzo; per il bonus 1.000 euro, seppur previsto dal decreto n.34 del 19 maggio 2020, solo da pochissimo è possibile farne richiesta. Le informazioni INPS riguardano in particolare le domande respinte e per le quali si chiede il riesame.
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L’INPS finora ha dunque spiegato soltanto cosa fare qualora non sia arrivato il bonus 600 euro, ma non ancora per quello da 1000 euro. In particolare, l’ente ha chiarito come richiedere il riesame amministrativo delle domande per il bonus 600 euro risultate respinte. Anche tramite patronato, il cittadino ha infatti diritto a chiedere il riesame della domanda per il bonus 600 euro respinta, entro 20 giorni dalla conoscenza del respingimento, per poter consentire l’eventuale supplemento di istruttoria da parte dell’istituto.
Se il potenziale beneficiario non ha prodotto nulla entro i 20 giorni, la domanda deve considerarsi respinta in via definitiva. L’unica soluzione rimane il ricorso di natura giudiziaria. Quando il cittadino chiede il riesame della domanda del bonus 600 euro deve anche allegare la docuementazioen e richiesta e attendere. In caso di ulteriore rifiuto, si potrà procedere anche in questo caso con un ricorso di natura giudiziaria. Ma, ribadiamo, questo discorso vale soltanto il bonus 600 euro: ancora non è arrivata alcuna comunicazione riguardo le modalità per chiedere una nuova analisi della propria danda per il bonus 1000 euro, anche se è facile prevedere che sarà identica.