Bonus 2400 euro – Incompatibile con altri aiuti, ecco quali
Arrivano due importanti novità per il bonus 2.400 euro previsto dal dl Sostegni in favore di alcune categorie di lavoratori colpite dall’emergenza Covid.
La prima riguarda i lavoratori dello spettacolo che non abbiano ancora fruito delle indennità del dl Ristori, la seconda riguarda l’incompatibilità dell’indennità con il Reddito di emergenza. Lo comunica l’Inps col messaggio n. 1764 del 30 aprile 2021.
Il messaggio Inps chiarisce che il bonus 2.400 euro non è compatibile con il Reddito di emergenza, solo nel caso delle tre mensilità percepite a marzo, aprile e maggio 2021:
“l’incompatibilità ivi prevista al paragrafo 8, capoversi 8, 9, 10 e 11, di tutte le indennità disciplinate dall’articolo 10 del decreto Sostegni con il Reddito di emergenza (Rem), è da intendersi con il solo Rem 2021, di cui all’articolo 12 del medesimo decreto-legge“.
Pertanto, “il Rem 2021 è incompatibile con le sole indennità COVID-19 di cui all’articolo 10 del decreto Sostegni, percepite nel 2021“.
Viceversa, l’indennità una tantum prevista dal dl Sostegni spetta anche a chi, presentando i requisiti richiesti, ha ricevuto il Rem nel corso del 2020.
Il dl Sostegni prevede un’indennità onnicomprensiva di importo complessivo pari a 2.400 euro a favore dei lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo. I lavoratori che negli scorsi mesi sono stati beneficiari dell’aiuto economico ricevono in automatico il nuovo assegno omnicomprensivo. Coloro che non hanno ancora beneficiato delle indennità devono presentare apposita domanda e possedere alternativamente i seguenti requisiti:
aver versato almeno 30 contributi giornalieri al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data del 23 marzo 2021 (data di entrata in vigore del decreto Sostegni), da cui deriva un reddito non superiore a 75.000 euro (non più 50.000 come per il decreto Ristori);
aver versato almeno 7 contributi giornalieri al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data del 23 marzo 2021, da cui deriva un reddito non superiore ai 35.000 euro.
In entrambi i casi i lavoratori:
non devono essere titolari di trattamento pensionistico diretto alla data del 23 marzo 2021;
non devono inoltre essere titolari, alla data del 24 marzo 2021, di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
L’Inps chiarisce che i limiti di reddito indicati come soglia massima, da non superare per godere dell’indennità di 2.400 euro (75.000 euro e 35.000 euro), si riferiscono al solo reddito prodotto nell’anno 2019.
Il termine ultimo per la domanda del bonus 2.400 euro (per chi non ha beneficiato delle indennità di cui agli articoli 15 e/o 15-bis del decreto Ristori) può essere presentata entro il prossimo 31 maggio (così come per le domande di Reddito di emergenza).