Akragas, punto d’oro ma la strada è ancora tanta
Ieri l’Akragas è riuscita dove tutti gli altri quest’anno hanno fallito: fermare la Scafatese. I campani, oltre ad aver dimostrato in queste prime giornate un ottimo calcio, sono stati un vero e proprio rullo compressore, con 5 vittorie su 5. Ma si sa, passano gli anni, cambiano i giocatori, ma il tempio di Agrigento rimane sempre tosto da espugnare.
E 24 ore fa, gli uomini di Bonfatto sono riusciti non solo ad impedire ai gialloblù di tornare a casa con i 3 punti, ma anche a mettere per larghi tratti gli avversari alle strette. C’è tanto merito dei biancazzurri nell’1-1 finale. E pensare, che da ultimi in classifica, sembra quasi assurdo avere il rammarico dei 2 punti persi, considerando che gli ospiti sono riusciti a trovare la via della rete alla loro unica vera occasione pericolosa al minuto 81. Il pareggio di prestigio sarà sicuramente una spinta per i siciliani, che adesso si troveranno davanti Sant’Agata, Ragusa e Acireale, tre gare in cui un potenziale bottino pieno, potrebbe far dimenticare questo inizio a dir poco burrascoso.
Ma ci sono ovviamente dei tasselli da sistemare il prima possibile, infatti, il capocannoniere del club agrigentino è Nicolò Palazzolo (3 gol, contro Sancataldese, Scafatese e Licata in Coppa Italia) che sebbene sia un calciatore di lusso per la categoria, rimane pur sempre un centrocampista. Gli attaccanti invece, continuano a sparare a salve. Lo Faso uscito nel secondo tempo per un probabile fastidio all’aduttore della coscia sinistra, non è ancora riuscito ad oggi a capitalizzare sul suo talento. Paolo Grillo, che scorrazza per il campo saltando gli avversari più o meno frequentemente, nemmeno. Ultimo Leveh, che nonostante il tanto, tantissimo lavoro sporco, non è mai riuscito ad essere seriamente pericoloso sottoporta. (c’è da considerare però, che in settimana la punta centrale ex Budoni ha avuto la febbre, che di certo non ha aiutato).
Se Bonfatto ed i suoi ragazzi riusciranno a sbloccarsi dal punto di vista offensivo, l’Akragas può seriamente sperare in un campionato tranquillo. Il punto cardine adesso sarà dare continuità ai risultati lavorando a testa bassa, consci del fatto che forse, si sarebbe potuto fare qualcosa in più, e non solo sul campo.Continua a leggere