Akragas, il disastro è servito

È notizia di pochi minuti fa quella che vede Pino Rigoli dimesso, e di conseguenza non più sulla panchina dell’Akragas. D’altronde, era stato bello per gli agrigentini pensare anche solo per un attimo che le cose potessero cambiare. Tuttavia, adesso, il già nero percorso dell’Akragas rischia di diventare un disastro a tutti gli effetti. L’unico motivo per la quale i supporters del club siciliano avevano continuato a mostrare sostegno (aldilà della fede, ça va sans dire) era proprio il ritorno di mister Rigoli.

Con la corazzata Scafatese alle porte, e gli imminenti scontri diretti, L’Akragas rischia di sprofondare in un vortice assai più grande di sè. La società deve, tassativamente, compiere un autentico miracolo, in una stagione che si sta dimostrando sempre più un incubo per tutti i sostenitori del Gigante. Uno come Rigoli si sa, non scende a compromessi. E non ci sarebbe da sorprendersi qualora le famose divergenze tecniche dipendessero dal materiale umano messo a disposizione. Mai come adesso, i vertici dell’Akragas sono chiamati a dare una risposta che possa essere non solo definitiva, ma soprattutto funzionante. D’ora in avanti, ogni errore potrà rivelarsi fatale. Anche perchè, l’effetto bomba è stato percepito anche ai piani alti, tanto da far in modo che il post Facebook con la quale i biancazzurri hanno diffuso la notizia abbia la sezione commenti chiusa (servisse a qualcosa, poi…)

 

E intanto, ad Agrigento, il poco entusiasmo rimasto è già un lontano ricordo.

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