Aiuti ai professionisti? Prima il bonus, poi la doppia tassa. Cosa succede?

Bonus 600€: l’ennesimo problema

Per far fronte all’emergenza sanitaria in corso, come ben sappiamo, lo Stato sta lavorando per garantire un’entrata ad autonomi, professionisti e titolari di P. IVA che, al momento, non possono contare sullo stipendio.

In questo momento, però, proprio mentre si parlava di sospendere le tasse e rinviare i versamenti per concedere un po’ di “respiro” a tutti gli autonomi, salta fuori un problema. Le casse private si sono ritrovate a dover fare i conti con una doppia tassa: un’imposizione applicata durante il versamento del bonus, un’altra subito dopo.

 

Il paradosso e la disparità

Alberto Oliveti, Presidente dell’associazione delle casse private, ha denunciato per primo questa doppia imposizione del bonus per gli autonomi. Il problema riguarda principalmente gli iscritti alle casse previdenziali private che, una volta che avranno ricevuto l’aiuto economico, si ritroveranno a dover pagare una doppia tassa.

In un momento delicato come questo, una situazione del genere è senz’altro un vero e proprio paradosso. A tal proposito, Oliveti dichiara: “Oltretutto, le risorse delle Casse dei professionisti sono frutto del risparmio previdenziale degli iscritti, che è già tassato”.

Un altro aspetto importante che ha evidenziato il Presidente dell’Adepp, riguarda la diversità di trattamento tra iscritti all’INPS e iscritti alle casse private: il bonus erogato ai primi è considerato al pari degli aiuti previdenziali, quindi, sono esentasse, i secondi, invece, non saranno esclusi dal pagamento delle tasse.

Olivieti spiega anche che per ogni 1.000€, solo 800 saranno destinati ai professionisti, dato che le casse private saranno costrette a trattenere almeno 200€ dall’importo.

Si resta, quindi, in attesa di un intervento concreto da parte del Governo, al fine di assicurare parità di trattamento tra bonus statali e non.

 

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