Agropoli, contestazione da condannare su Taccone: il presidente deve andare avanti per il rilancio
Una presentazione che doveva essere il nuovo inizio per l’Agropoli, appena ripescato in Serie D, e che invece si è trasformata in una contestazione.
Il presidente onorario, così si è definito Taccone, dopo avere spiegato le ambizioni della squadra è stato più volte attaccato per i precedenti con il suo Avellino, da parte di alcuni tifosi presenti convinti della non onestà dello stesso Taccone di portare avanti qualcosa iniziato con il dimissionario presidente Cerruti.
La stessa conferenza si è conclusa con Taccone che si è alzato andando via, ma poco dopo il sindaco Coppola ha voluto rinnovare, tramite la propria pagina Facebook, la voglia sua e degli appassionati nel portare avanti questo ambizioso sodalizio: “Mi sono detto subito entusiasta della volontà mostrata dal presidente Walter Taccone, a me e a Cerruti, di voler entrare a far parte dell’U.S. Agropoli. Ci scusiamo con lui per il comportamento inadeguato osservato questa sera da parte di taluni, nel momento della presentazione del nuovo assetto societario della squadra cittadina, ma la contrarietà di pochi non può essere presa a rappresentanza degli oltre 20mila abitanti che conta la nostra città. Siamo convinti della bontà del progetto di Taccone, in collaborazione del dimissionario Domenico Cerruti, e vogliamo vederlo concretizzato sul campo, prima di poter esprimere un giudizio. Non siamo soliti bocciare le intenzioni di qualcuno per partito preso, aspettiamo di vedere formalizzate le sue proposte prima di esprimerci. L’esperienza acquisita da Taccone in palcoscenici importanti, non può che fare bene alla crescita della nostra compagine, che si appresta a festeggiare il centenario, nel 2021. Auspichiamo perciò che Taccone voglia tornare sui suoi passi, per sposare il progetto U.S. Agropoli, al fine di raggiungere, insieme, traguardi importanti”.